Dolcificanti  

Dolcificanti

I dolcificanti o edulcoranti, sono sostanze naturali o sintetiche che sono impiegate in sostituzione o in miscela con il saccarosio (il comune zucchero da cucina) per dare sapore dolce a bevande e pietanze.


Il fruttosio è lo zucchero della frutta e del miele

I dolcificanti naturali comprendono il miele, il fruttosio, il destros...

Dolcificanti

I dolcificanti o edulcoranti, sono sostanze naturali o sintetiche che sono impiegate in sostituzione o in miscela con il saccarosio (il comune zucchero da cucina) per dare sapore dolce a bevande e pietanze.


Il fruttosio è lo zucchero della frutta e del miele

I dolcificanti naturali comprendono il miele, il fruttosio, il destrosio, alcuni polialcoli (sorbitolo, mannitolo, xilitolo) e la stevia. Hanno un indice glicemico inferiore rispetto al saccarosio, ma un superiore potere dolcificante. Paragonato al saccarosio, il fruttosio (o levulosio) ha un più basso indice glicemico e un potere calorico leggermente inferiore, ma è una volta e mezza più dolce. In più, non ha potere cariogeno. Disponibile sotto forma di polvere (Fructan, FructoFin), è ottimo per dolcificare bevande fredde e calde, bibite, yogurt, gelati, mousse, creme, torte e prodotti da forno. L’assunzione di dosi eccessive può causare disturbi anche rilevanti sul lungo periodo.


La stevia è il dolcificante ideale per bevande calde

Le foglie della Stevia rebaudiana, un arbusto originario dell’America Centrale, sono ricche di componenti dolci, principalmente di glucosidi dello steviolo. Se ne estrae quindi una polvere che ha un potere dolcificante di superiore, e di molto, a quello del saccarosio, ma non apporta calorie né zuccheri semplici. Non ha quindi effetto sulla glicemia e può essere usata dai diabetici. La stevia è disponibile sotto forma di compresse (Stevia Midy, TiStevia, Stevigreen, Hermesetas Stevia Sweet, Dietor Cuore naturale), polvere (Santieri Stevia, Stevigreen, Stevia naturalmente dolce), gocce (Stesweet, Stevygreen), granulato (Stevigreen Family) e tavolette (Stesweet).


I dolcificanti sintetici dolcificano anche centinaia di volte più del saccarosio

I dolcificanti di sintesi (o dolcificanti artificiali) sono usati per il loro elevato potere dolcificante a fronte di un apporto calorico praticamente nullo. Non aumentando la glicemia, non stimolano la produzione di insulina e, per questo, sono adatti ai diabetici. In più, non hanno alcun potere cariogeno. Poiché sono anche meno fermentescibili, vengono usati per produrre molti alimenti ipocalorici.

Uno dei più diffusi è l’aspartame (Aspartame Midy, Hermesetas Gold, Suaviter-zero Classic), che è sconsigliato a chi soffre di disturbi del metabolismo della fenilalanina. Ci sono poi la saccarina (Hermesetas Original, Saccarina Roberts), che in alcuni prodotti viene combinata con polialcoli (Dietor), l’acesulfame K (Sinekal) e i ciclammati. Il sodio ciclammato, in particolare, viene combinato con la saccarina (DietSucaryl, Dulceril, Hermesetas senza aspartame) o con il sucralosio (T-Sweeter), ottenuto dalla clorazione controllata del saccarosio.


I dolcificanti sintetici non sono più “salutari” dello zucchero

Gli zuccheri semplici non devono rappresentare più del 15% dell’energia giornaliera, mentre gli zuccheri liberi, cioè quelli aggiunti alle bevande e agli alimenti preconfezionati e casalinghi, non devono rappresentare più del 10% dell’apporto calorico giornaliero (più del 5% per i diabetici). Consumare troppi zuccheri espone a un maggior rischio di obesità, ma preferire i dolcificanti, specialmente quelli sintetici, non impedisce gli eccessi calorici e, in più, abitua al sapore dolce. Infine, anche se i dolcificanti sintetici sono alimenti sicuri, non è raccomandabile assumerne quantità elevate per lungo tempo. Anzi, va sempre rispettato il relativo limite di assunzione (la cosiddetta dose giornaliera accettabile).

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