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In campo medico, il termine “perfusione” indica la somministrazione di una soluzione curativa o di sangue per via venosa o per via arteriosa.
Le soluzioni perfusionali, in particolare, devono essere sterili e compatibili con i fluidi corporei e, per questo motivo, sono a base di acqua e sali, più precisamente clor...
In campo medico, il termine “perfusione” indica la somministrazione di una soluzione curativa o di sangue per via venosa o per via arteriosa.
Le soluzioni perfusionali, in particolare, devono essere sterili e compatibili con i fluidi corporei e, per questo motivo, sono a base di acqua e sali, più precisamente cloruro di sodio.
A seconda che la concentrazione di soluti sia uguale, maggiore o minore rispetto a quella dei fluidi e delle cellule dell’organismo, le soluzioni possono essere isotoniche, ipertoniche o ipotoniche (queste ultime usate solo da professionisti in campo medico).
La normale soluzione fisiologica è isotonica e contiene cloruro di sodio in concentrazione dello 0,9%. Le soluzioni ipertoniche contengono invece cloruro di sodio in concentrazione maggiore dello 0,9% fino ad un massimo del 2,2-2,4%. Al di fuori del campo medico, sono indicate per lavaggi nasali in caso di raffreddore per la loro azione fluidificante del muco e decongestionante.
Stati febbrili, infezioni gastrointestinali, interventi chirurgici che impediscano di alimentarsi e di bere, ustioni estese e altre particolari condizioni possono causare disidratazione, carenza o deplezione di sodio.
Poiché la soluzione fisiologica è sterile e ha la stessa concentrazione salina del plasma, può essere somministrata in infusione endovenosa, con lo scopo di reintegrare fluidi e sodio. Può anche essere usata come veicolo o diluente per farmaci da somministrare per infusione. La tecnica di somministrazione è la fleboclisi, o più brevemente la flebo, come viene più spesso chiamata.
La flebo viene usata in campo ospedaliero e, spesso, anche per la terapia domiciliare. Le dosi da somministrare variano a seconda dello scopo, mentre la durata della somministrazione dipende dalle caratteristiche personali, quindi da fattori come l’età, il peso corporeo e lo stato di salute.
Per la somministrazione è necessario disporre di un apposito set sterile e di una piantana.
Sarà il medico a dare tutte le indicazioni del caso. Ad applicare, regolare e monitorare la flebo affinché non si formino bolle d’aria, poi, deve essere un infermiere.
Oltre che per la somministrazione per via parenterale, la soluzione fisiologica è impiegata anche per la detersione di lesioni della pelle e delle mucose. Puoi usarla per rimuovere residui e impurità dalle ferite prima di procedere con una nuova medicazione.
Utilizzala anche per lavaggi nasali, detersione del naso e aerosolterapia perché idrata la mucosa nasale e fluidifica le secrezioni, favorendone l’eliminazione.
È indicata anche per la detersione degli occhi, specialmente per rimuovere secrezioni oculari dovute ad allergie o congiuntivite, prima dell’applicazione delle terapie del caso.
Per tutti questi scopi, viene venduta anche in comodi flaconcini monodose.
Trattandosi di un medicinale a tutti gli effetti, conservala sempre fuori dalla portata dei bambini. Non usare mai il prodotto se non è perfettamente limpido o presenta particelle in sospensione o se il sigillo non è intatto.
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