Tamponi

Le lesioni oculari sono più frequenti di quanto pensi: dopo le mani e i piedi, gli occhi sono la parte del corpo più colpita da traumi accidentali. Sono molto comuni anche le alterazioni della lacrimazione, che possono essere il sintomo di una semplice irritazione, ma anche di disturbi più gravi.

Alla maggior parte delle persone, poi, è capitato almeno una volta nella vita di soffrire di sangue dal naso.

In tutti questi casi, è sempre bene farsi vedere da un medico e anche avere in casa presidi adeguati per poter intervenire prontamente in caso di bisogno.

Le garze e i tamponi oculari servono a proteggere gli occhi

Le garze e i tamponi oculari proteggono gli occhi dallo sfregamento, dagli agenti esterni e da sostanze irritanti o sensibilizzanti (impediscono per esempio che siano contaminati dal pulviscolo), prevengono le infezioni batteriche e assorbono secrezioni e sangue. Sono usati, oltre che nel decorso post-operatorio, anche quando siano necessarie medicazioni con pomate oftalmiche e colliri, quando siano state diagnosticate infezioni, siano presenti lesioni conseguenti a un trauma, vi siano alterazioni nella secrezione lacrimale. Alcuni di questi presidi hanno un supporto adesivo (Master Aid Optomed, Icopiuma), altri ne sono privi (Master Aid Optomed, Texil). Tutti sono formati da garze realizzate in fibre che favoriscono la traspirazione cutanea e garantiscono il massimo comfort. Le garze possono essere sia sterili sia medicate, generalmente a base di antibiotici, antinfiammatori o sostanze naturali (GES Eye Med), che vengono rilasciati gradualmente e hanno azione decongestionante, lenitiva, defaticante e protettiva contro la contaminazione microbica.

Come coadiuvanti nel trattamento di disordini oftalmici di varia natura, con secrezioni dovute a fenomeni allergici, infiammatori e/o infettivi, è possibile utilizzare anche salviette (Blefavis) o garze (TiABLO), tutte monouso, per l’igiene quotidiana di palpebre e ciglia. Sono infatti imbevute di sostanze che hanno azione detergente, emolliente e riequilibrante, oltre che protettiva contro infezioni batteriche o virali.

Il sangue dal naso si chiama epistassi

Nei bambini e nei più giovani, la perdita di sangue venoso o arterioso dal naso si verifica prevalentemente in conseguenza della rottura dei vasi della mucosa nasale a causa di un’irritazione, di un raffreddore, di un lieve trauma o di un colpo di calore, ma anche per le variazioni ormonali caratteristiche della crescita. Nell’adulto, invece, può dipendere da un trauma, ma anche da un’infezione (più comunemente alle vie respiratorie), dalla sinusite, dai polipi nasali, da una deviazione del setto nasale, dall’ipertensione, da un disturbo della coagulazione o da altre patologie. Per questo, se soffri di sangue dal naso, dovresti indagarne le cause.

Ricorda che in caso di epistassi è bene sedersi e inclinare la testa leggermente in avanti per evitare che insorgano nausea e vomito per l’ingestione del sangue eventualmente presente nel cavo orale. Quindi si deve fare pressione sulle narici, sotto il ponte nasale, e applicare localmente del ghiaccio. Se l’emorragia non si ferma, si può applicare un tampone sterile specifico come EmoBlock o 3M Nexcare Blood-Stop Nasal. Questi tamponi sono concepiti appositamente per favorire la coagulazione e bloccare l’epistassi.

Ovviamente se la perdita di sangue è dovuta a un trauma è necessario recarsi in Pronto Soccorso.